FALEGNAMERIA ZETA G.Zucca di Sara Mahne Zucca .Sas
Via Muggia, 17
34018 San Dorligo della Valle TRIESTE
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Pec
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di vetri rotti, scuri e tapparelle pericolanti, serramenti e porte d'ingresso danneggiati, causa effrazioni o maltempo
La FALEGNAMERIA ZETA si impegna a realizzare le richieste, piccole o grandi, dei propri clienti: consultate il nostro sito e informatevi su chi siamo.
Forniamo una vasta gamma di servizi.
A
Alburno: legno alla periferia dei tronchi, composto da cellule ancora funzionanti e nelle quali non è ancora avvenuto alcun fenomeno di duramificazione.
Architrave: trave disposta orizzontalmente sopra un'apertura, fa da sostegno alla parete sottostante.
B
Banco da falegname: tavolo particolarmente robusto e pesante sul quale possono essere eseguite le più comuni lavorazioni a mano di pezzi di legno non eccessivamente grandi.
Battuta: un incavo ad angolo retto realizzato lungo lo spigolo di un pezzo.
C
Coda di rondine: particolare incastro per giuntare due tavole ad angolo retto, consistente in denti a forma trapezoidali, ottenuti sulla testa di una delle tavole, che sono infilati ed incollati in analoghe cavità ottenute nell'estremità dell'altra tavola.
Colla: sostanza atta a far aderire durevolmente due pezzi di uno stesso materiale (legno con legno) o anche di materiali diversi (legno con metallo).
Colla a due componenti: una colla costituita da due componenti tenuti in recipienti separati, che fa presa solo quando i due componenti vengono mescolati. In genere uno dei due componenti si usa in piccole quantità ed è detto induritore.
Compensato: prodotto composto da tre strati di sfogliato o di tranciato essiccati e incollati a caldo sotto pressione uno sull'altro. Nel sovrapporre i fogli è necessario che le fibre delle facce aderenti siano sempre perpendicolari a quelle del foglio adiacente. Il maggior utilizzo è per spessori di 3 o 4 mm. In genere, per risparmiare sul costo, lo strato interno, di spessore maggiore, è di legno meno pregiato di quelli esterni, e anche di questi solo uno è di prima qualità e perfettamente levigato.
D
Durabilità: capacità di un legno o prodotto derivato di resistere alla degradazione indotta da sollecitazioni ambientali e biologiche (batteri, funghi, insetti...). Non ha niente a che vedere con la durezza: un legno può essere duro ma non durabile, o viceversa.
Durame: parte interna del fusto degli alberi di una certa età, nella quale le cellule sono morte e non svolgono più funzioni biologiche essenziali. Le sostanze depositate nel durame contribuiscono per la loro natura chimica ad aumentare la resistenza del legno agli attacchi di funghi ed insetti.
Durezza: la durezza è la resistenza superficiale del legno alla penetrazione di corpi estranei. La durezza è correlabile con il peso specifico del legno, che a sua volta è in relazione alla resistenza meccanica.
E
Essenza: nome specifico della specie di legno: pino, noce, ebano, ecc.
Essicazione: asciugatura del legname, eseguita in genere in appositi forni.
F
Fibratura: si riferisce alla disposizione dei vari elementi nella struttura del legno (diritta, contorta, intrecciata).
G
Giunto a pettine: giunto che realizza l'unione tra due tavole contigue in una lamella; è un'unione incollata sotto pressione.
I
Igroscopicità: proprietà di un materiale di assorbire facilemnte l'umidità dall'ambiente in cui viene messo a contatto. Il legno e i prodotti derivati sono materiali igroscopici.
Imbarcamento: curvatura del segato in direzione della larghezza.
Incernierare: fissare un'anta, una porta o uno sportello mediante cerniere.
L
Laccatura: termine che nell'industria del legno indica genericamente l'applicazione di lacche, vernici opache, smalti e simili per la finitura superficiale di lavori in legno.
Laminato: legno massello o legno lavorato rivestito di laminato plastico. E' robusto e si presta a numerosi impieghi come piani di tavoli o cucine, mobili vari, ripiani di libreria, ecc.
Legno dolce: termine botanico che designa il legno con struttura cellulare larga, tipico delle conifere; tale legno può avere anche notevole durezza.
Legno duro: termine botanico che designa il legno con struttura cellulare stretta; non sempre a ciò corrisponde un'effettiva durezza.
Legno lamellare: è costituito da listelli di legno massello incollati tra loro per formare pannelli di varie dimensioni e spessori. E' robusto e si presta a numerosi impieghi come piani di tavoli o cucine, mobili vari, ripiani di libreria, ecc.
Legno massello: legno ottenuto per semplice taglio del tronco, senza altre lavorazioni.
Listello: un pezzo di legno a sezione sottile, spesso usato per realizzare o rinforzare telai leggeri.
Listone: termine del commercio del legname per indicare un assortimento segato a sezione rettangolare, piallato su una faccia, e provvisto di maschio e femmina sulle due facce minori; dimensioni: larghezza da 10 a 15 cm, spessore da 22 a 28 mm, lunghezza 4 m.
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